mastro don gesualdo riassunto e analisi
Mastro Don Gesualdo è uno dei più famosi romanzi dello scrittore italiano Giovanni Verga, pubblicato nel 1889. Questo romanzo narra la storia di Gesualdo Motta, un umile contadino che diventa un ricco mastro di bottega, ma che lotta costantemente con la sua origine sociale e i pregiudizi della società.
Il romanzo si svolge nella Sicilia dell’Ottocento e racconta la difficile ascesa di Gesualdo Motta nel contesto sociale dell’epoca. Da un lato, egli lotta per essere accettato dalla classe alta, cercando di sfuggire al suo passato di umile origine contadina. Dall’altro, deve fare i conti con il peso del suo passato e con il senso di colpa che lo pervade.
Mastro Don Gesualdo mette in luce la contrapposizione tra la vecchia società feudale, che si basava sull’origine nobiliare, e la nascente società borghese, in cui il successo è determinato dalle abilità personali e dal denaro. Gesualdo rappresenta l’archetipo del self-made man che, nonostante le difficoltà e le avversità, riesce a salire la scala sociale.
La storia di Gesualdo Motta è un esempio spesso citato di determinazione e di ambizione, ma anche di un costo personale molto alto. Lo sviluppo del personaggio di Mastro Don Gesualdo è caratterizzato da una serie di colpi di scena e di eventi tragici, che ne mettono in luce la complessa personalità e la lotta interiore.
In conclusione, Mastro Don Gesualdo di Giovanni Verga è un romanzo che analizza con profondità le dinamiche sociali dell’Ottocento, mettendo in luce il conflitto tra il passato e il presente, l’origine sociale e le ambizioni personali. La storia di Gesualdo Motta è un viaggio emozionante attraverso la lotta per l’ascesa sociale e le conseguenze personali che questo può comportare.