san martino (poesia)
La poesia di San Martino è un classico della letteratura italiana. Scritta da Giosuè Carducci nel 1873, rappresenta una delle sue opere più famose. L’intento dell’autore era quello di celebrare l’arrivo dell’autunno, mettendo in risalto i suoi colori e le sensazioni che essa evoca.
Nel primo verso della poesia, Carducci utilizza una metafora per descrivere il paesaggio autunnale: “La nebbia agli irti colli piovigginando sale“. Questa immagine crea un’atmosfera di mistero e suggestione, tipica di questa stagione.
In seguito, il poeta si sofferma sull’immagine di San Martino, il santo a cui è dedicato il 11 novembre, giorno in cui cade la festa dell’autunno. Carducci lo descrive come “coronato di cinguettii“, sottolineando così il richiamo degli uccelli che annunciano l’arrivo della nuova stagione.
Infine, uno dei versi più noti della poesia recita: “bate la brezza“. Questa frase descrive il movimento del vento durante l’autunno, che porta con sé un senso di freschezza e un cambiamento nell’aria.